“Cosa vuoi fare da grande?”
è la domanda che capitava mi rivolgessero i parenti che vedevo poco, o gli amici dei miei genitori. “La rock star!”, rispondevo orgogliosa, ma per quanto fossi piccola avvertivo che la curiosità di chi me lo chiedeva avesse più a che fare con lui o con lei, che non con me.
Se è capitato anche a voi, intendiamoci subito: non c’è nulla di male nel porgere questo interrogativo a un bambino, ma già che ci siamo… approfittiamo dell’occasione che ci offre Kinder Cioccolato per fare un pensiero originale e fuori dai soliti schemi.
“Cosa vuoi fare da grande”, è una domanda da grandi.
Difficilmente sentirete i vostri figli rivolgerla a un coetaneo o a una compagna, perché è un quesito che viene dal futuro, cercando innocentemente di avvicinare i più piccoli agli adulti. L’intuizione di Kinder Cioccolato, invece, fa proprio l’inverso! Avvicina i grandi ai bambini proponendo di riformulare l’interrogativo e farlo diventare: “… E tu, cosa vuoi fare da piccolo?”, che esprime la curiosità intelligente e rispettosa del genitore competente che si accomoda all’altezza del bambino, anziché scomodarlo per raggiungere la propria. Così, si valorizzano le passioni del momento presente manifestando interesse per i gusti dell’oggi, trasferendo che sono già importanti - non c’è bisogno di aspettare che somiglino a quelli dei grandi per suscitare partecipazione.
In questo modo i nostri bambini fanno l’esperienza piena profonda di essere incontrati per quello che sono. Ed è così che non solo un giorno diventeranno grandi, ma faranno cose da grandi.
Stefania Andreoli psicoterapeuta e scrittrice.
Spesso chiediamo ai bambini cosa vogliono fare da grandi, ma ci dimentichiamo di domandare loro cosa amano fare oggi, in questo momento presente.
E se invece chiedessimo: “Che cosa vuoi fare da piccolo?”.
Guardiamo i bambini mentre tracciano mappe di mondi nascosti nei loro giochi e disegni, con gli occhi pieni di meraviglia.
Fin dall'infanzia, i bambini hanno interessi, passioni e aspirazioni diverse ed è importante che si sentano liberi di perseguirli, con la complicità degli adulti.