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Quel sabato mattina stava piovendo forte. Pinellino e Pinellina Topinampur guardavano sconsolati fuori dalla finestra.   «Guarda, guarda che tristezza ha assalito i miei topini!» esclamò papà Pinello entrando nella stanza «Ma io conosco un rimedio infallibile. Prendete gli ombrelli e infilatevi gli impermeabili, andiamo tutti in biblioteca!».  Così la famiglia Topinampur, ben riparata dal maltempo, uscì di casa.  «Mamma, che cos’è una biblioteca?» squittì incuriosito Pinellino, il più piccolo della famiglia.   «Il posto giusto per scoprire nuovi amici e vivere fantastiche avventure… anche quando piove!» rispose con un sorriso mamma Pinella.   Giunsero a un grande palazzo, poco distante da casa. Eccola, la biblioteca! I Topinampur entrarono. Pinellino strabuzzò gli occhi: erano in una grande sala piena di scaffali e su ogni scaffale erano sistemati tanti, tanti libri!   «Mamma, ma dove sono gli amici di cui mi avevi parlato?» sbuffò Pinellino.  «Ma sono i libri, no?» rispose Pinellina.  «Non solo! C’è anche la signora Rodittoria, la bibliotecaria» aggiunse papà Pinello indicando una topina adulta che li osservava sorridendo da dietro un ampio bancone.  Pinellino trotterellò verso di lei e subito le chiese: «Signora Rodittoria, io sono un topino che ha appena iniziato la scuola e non so ancora leggere, ehm, bene. Come faranno i libri a diventare miei amici?».  «Oh, non preoccuparti!» replicò la bibliotecaria «Qui dentro ci sono libri di ogni tipo: fatti solo di illustrazioni, fumetti, libricini con poche parole e tanti colori, libretti scritti tutti in stampatello, insomma libri per tutti i gusti e per topini di ogni età. Dai un’occhiata in giro» lo invitò. «La biblioteca è un posto magico, vedrai!» concluse la bibliotecaria facendogli l’occhiolino.    Pinellino non se lo fece ripetere due volte e, seguito a ruota da Pinellina, mentre mamma e papà chiacchieravano sottovoce con la bibliotecaria, iniziò ad esplorare le sale della biblioteca, che si susseguivano una dopo l’altra e sembravano non finire mai!   Nella sezione Topini piccini, Pinellino scoprì una raccolta di fumetti di Spidermouse e cominciò a sfogliarla. Poco distante, invece, Pinellina aveva aperto una copia di Topanna dei Tetti verdi.  Ma, improvvisamente un rumore, come di pagine sfogliate in fretta, attirò l’attenzione dei due piccoli Topinampur. Proveniva da un grosso volume dall’aria antica e polverosa, in contrasto con i libri nuovi e dai colori sgargianti disseminati nella sezione.  I due si avvicinarono.  Incredibile: il libro si muoveva da solo! Si agitava e si muoveva come nello sforzo di aprirsi per far uscire qualcosa o qualcuno. Finalmente, dalle pagine sbucò un topino di carta, ansimando un po’ per lo sforzo. Era un topo sottile e quasi trasparente, come la pagina di un dizionario.   «Chi sei?» domandò Pinellina un po’ intimorita, accorgendosi che nella sala non c’era nessuno oltre a loro.  «E come ti chiami?!» aggiunse Pinellino, che invece era super incuriosito.   «Sono un topino di carta, no?» rispose lo sconosciuto. E poi, con un gran sorriso, proseguì: «Mi chiamo Cartòpio e abito tra le illustrazioni, le pagine e le parole. Solo i topini curiosi come voi possono vedermi e fare amicizia con me. Mi siete simpatici» spiegò osservando Pinellino e Pinellina Topinampur. «Vi va di venire con me ad esplorare il mio mondo, quello di Storiopoli?»  «Sìììì!»   Così Cartòpio li condusse da un libro all’altro, tra draghi che sputavano fuoco e unicorni che spargevano polvere di stelle quando scuotevano la criniera. Conobbero topine avventuriere e topini capaci di potenti incantesimi.   Girovagarono in lungo e in largo, finché non si sentirono chiamare da molto, molto lontano: «Pinellinooohh! Pinellinaaahhh! È ora di andare a casaaaaahhh!». Erano le voci di mamma e papà. Un po’ dispiaciuti, si prepararono a tornare dai genitori e salutarono il topino di carta, che però li rassicurò: «Per incontrarmi di nuovo vi basterà immergervi nella lettura e ci incontreremo a Storiopoli!»  «Ma anche mamma e papà possono venirci?» domandò Pinellino un po’ preoccupato. «Sai, io sto ancora imparando a leggere… e a volte mamma e papà leggono per me» spiegò con le orecchie tonde abbassate.  «Certo!» lo rassicurò Cartòpio «Chiunque ami le storie e i libri è il benvenuto a Storiopoli!»  E i libri in cui immergersi quel giorno di certo non mancavano! La bibliotecaria Rodittoria aveva registrato Pinellino e Pinellina come nuovi utenti della biblioteca, che così tornarono a casa con un sacco di libri e fumetti presi in prestito.   Piovve per tutto il pomeriggio ma fa famiglia Topinampur non ci fece caso, assorta com’era nella lettura. Ognuno teneva un libro tra le zampine e, se i due topini si imbattevano in una parola che non conoscevano, chiedevano aiuto a mamma Pinella.   Dopo cena papà Pinello lesse una storia ad alta voce.   Poi, come sempre, arrivò l’ora di andare a dormire.  «Avevate ragione!» disse Pinellino quando mamma e papà si chinarono su di lui per rimboccargli le coperte «Dentro ai libri si trovano nuovi amici e si possono vivere un sacco di avventure… anche quando fuori piove!»    MORALE: i libri e le storie possono diventare amici fantastici con cui passare il tempo. E, come dice il proverbio, chi trova un amico, trova un tesoro!    
Pinellino e Pinellina Alla Scoperta Della Biblioteca