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Ritorno a scuola senza ansie: consigli per affrontare i primi giorni

Ci siamo! La scuola sta per cominciare e, oltre all’entusiasmo di bambini e ragazzi nel riabbracciare gli amici dopo le vacanze estive, per molti - soprattutto per chi cambia ciclo scolastico - è in arrivo anche qualche momento di ansia e preoccupazione. Tutto normale: i primi giorni di scuola sono momenti strani, destabilizzanti a volte, dove le emozioni possono essere anche contrastanti, passando in pochi minuti dall’euforia al timore. “Mi farò nuovi amici? Sarà difficile essere promosso/a? Piacerò ai professori?, Riuscirò a mantenere il calcio/la danza/il vedere gli amici il pomeriggio?”, sono tutte domande legittime per i nostri ragazzi, che si interrogano, come noi, sul prossimo futuro.

Spesso queste domande, poi, riguardano non solo i nostri figli, ma anche noi stessi: il primo giorno di scuola a volte scatena timori anche tra i genitori, soprattutto quando mamma e papà sono estremamente protettivi. Ecco qualche consiglio per affrontare il debutto scolastico in leggerezza e senza troppe ansie.

 

Cominciate la giornata con una bella colazione tutti insieme, genitori e figli. Dedicate tutto il tempo necessario a questo rito di famiglia, senza andare di corsa: sedetevi insieme a loro, consumando alimenti gustosi e nutrienti, che non li facciano arrivare affamati come lupi all’ora di pranzo. Ad esempio, un frutto, un succo, una bevanda calda e Kinder Fetta al Latte, che con i suoi ingredienti genuini e freschi contribuisce a saziarli senza farli appesantire... Niente additivi conservanti o coloranti, solo una deliziosa crema al latte fresco con una goccia di miele, per cominciare la giornata tutti insieme in dolcezza e pieni di voglia di fare.

 

I vostri figli stanno andando a scuola, un luogo chiuso, protetto, vigilato da insegnanti e personale scolastico. Non abbiate nessuna preoccupazione sulla loro salute fisica ed emotiva, e soprattutto cercate di non allarmarvi e trasmettere loro ansia. I ragazzi devono essere sì guidati e accompagnati nelle fasi della loro crescita, ma anche lasciati liberi di andare e provare esperienze che li facciano maturare.

 

Questione telefonino. Se i vostri figli hanno già il telefonino, non tempestateli di messaggi chiedendo loro come sta andando, se stanno bene, se sono tranquilli, etc… Non trasformate la vostra ansia in una loro ansia. Se non hanno ancora lo smartphone, invece, evitate di comprarglielo per “attenuare il distacco” da voi. Anche se vivono un iniziale e normale momento di smarrimento, i vostri ragazzi scopriranno subito che anche gli altri ragazzi stanno vivendo le stesse emozioni, e saranno portati a confrontarsi tra coetanei, imparando a gestirle senza farsi sopraffare. Diventare grandi vuol dire anche questo. Dotare i ragazzi di telefonino, se non lo hanno mai avuto prima, è come trasmettere il messaggio che stanno andando in un ambiente pericoloso. E per questo si preoccuperanno a loro volta.

 

Non arrivate in ritardo, soprattutto i primi giorni di scuola. Se possibile, fate varcare i cancelli ai vostri figli qualche minuto in anticipo. Per evitare di far sentire loro gli sguardi di studenti e professori ed essere additati subito come i ritardatari, partite da casa per tempo, valutando il traffico che, i primi giorni di scuola, aumenta sempre in modo esponenziale. Se arriveranno un po’ prima, i ragazzi potranno scegliere il banco e il compagno o la compagna che preferiscono, sentendosi quindi più a loro agio e “protetti” fin da subito.

 

Invitateli a essere sorridenti e aperti con i compagni, spiegando però loro che non dovranno per forza diventare amici di tutti. Con il tempo e l’esperienza capiranno come scegliere le persone di cui circondarsi e di cui fidarsi.

 

Soprattutto per i più piccoli, permettete loro di portare qualcosa che, una volta a scuola, li farà sentire a casa: un pupazzino, un oggetto che amano (che sia di dimensioni contenute), un bigliettino scritto dalla mamma. Sapere di averlo nella cartella li farà sentire rassicurati e sempre vicini a voi, anche in qualche momento di sconforto.

 

Parlate, parlate, parlate con loro. Il dialogo con i figli spesso è impegnativo, ma lo sforzo vale il risultato. Mantenetevi pazienti, ottimisti e positivi mentre ascoltate le possibili ansie e preoccupazioni dei vostri figli, non andate mai nel panico e rassicurateli più che potete. Spiegate loro che è normale, quando ci sono dei cambiamenti in atto, presentare delle difficoltà di adattamento al nuovo ambiente, ma che presto questa fase diventerà passeggera e lascerà spazio al desiderio di scoprire e imparare.

 

No all’ansia da prestazione. Non paragonate mai i vostri figli ad altri bambini o ragazzi, soprattutto per quanto riguarda i risultati scolastici. Andare a scuola non è una gara da vincere tra compagni, ma un’occasione per imparare e crescere insieme a persone della propria età. Spiegate bene, prima che entrino nel vivo della scuola, che gli insuccessi nelle prove scolastiche - come nella vita - possono capitare a tutti, anche ai migliori. E che si possono recuperare con un po’ di impegno e dedizione. Aiutateli se li vedete un po’ disorientati, ma abbiate fiducia in loro: è il primo passo per permettere loro di crescere e diventare autonomi.